E' una terapia applicata manualmente dall'operatore
Cos'è
InterX è una terapia strumentale che, attraverso la neurostimolazione interattiva, permette di individuare e contemporaneamente trattare le aree da cui origina il dolore.
Come funziona
InterX emette un impulso elettrico attraverso i tessuti.
In caso di infiammazione, infortunio o sintomatologie dolorose i tessuti del corpo hanno differenti proprietà elettrochimiche rispetto ai tessuti sani, generando variazioni di impedenza tessutale che InterX rileva. Questo permette di individuare con maggior precisione le aree di dolore e infiammazione.
Interx, attraverso la modulazione degli impulsi, riesce a modificare la stimolazione emessa sulla base delle risposte che incontra, erogando così una terapia "personalizzata" a seconda delle necessità della persona. InterX instaura con l'organismo un processo di interazione costante che garantisce un trattamento ottimale.
INTERX è caratterizzato da tre elementi:
Neurostimolazione Interattiva
Le caratteristiche elettrofisiologiche della cute e dei tessuti sottostanti hanno differenti proprietà in caso di infiammazione, infortunio o patologie dolorose, rispetto ai tessuti sani.
InterX è sensibile a queste differenze ed adatta in tempo reale il suo segnale per fornire il livello di stimolazione necessario.
Man mano che l’organismo reagisce alla stimolazione, gli impulsi si regolano dinamicamente ed autonomamente al feedback del corpo, ottenuto attraverso il contatto degli elettrodi con la cute.
Arrivando a stimolare il sistema nervoso parasimpatico InterX instaura con l’organismo un processo di interazione costante che fornisce un trattamento ottimale ed esclude i tentativi del corpo di adattarsi alla stimolazione.
Localizzazione dei punti di trattamento
La tecnologia che InterX utilizza, la capacità di identificare i cambiamenti delle caratteristiche elettrofisiologiche dei tessuti per fornire indicazioni utili ad individuare i punti di trattamento ottimali.
Il feedback è fornito in differenti modalità, che vanno dai cambiamenti dello scorrimento dello strumento sulla cute a delle letture numeriche evidenziate sullo schermo.
Trattamenti specifici e mirati
Una volta individuati i punti, si applicano trattamenti mirati per quell’area.
Questo ottimizza il tempo di recupero dopo un trauma o un intervento chirurgico, permette una sensibile diminuzione già dalla prime sedute.
https://poliambulatoriomodus.it/fisioterapia/17-trattamenti-strumentali/23-elettroanalgesia-interx#sigProIdde6c08466e
Principali effetti
Effetto antalgico immediato e duraturo grazie a:
- Attivazione del sistema oppiaceo endogeno (rilascio di endorfine, dinorfine, encefaline etc.).
- Stimolazione delle fibre che presiedono alla trasmissione del dolore (fibre di tipo A[d] e fibre di tipo C).
- Riduzione dell’edema sulla zona di trattamento.
Effetto anti-edema
- Stimolazione del flusso ematico e della riduzione dell’edema
Effetti anti-infiammatori
- Anche questi effetti sono conseguenza della regolazione della circolazione sanguigna e dell’influenza dei neuropeptidi, della regolazione ormonale ecc.
Indicazioni
- Terapia antalgica in caso di dolore acuto e cronica.
- Riabilitazione post-chirurgica e post-traumatica.
- Neuropatie e radicolopatie.
- Riduzione dei tempi di riabilitazione da traumi sportivi ed altri traumi acuti.
- Miglioramento della rieducazione neuro-muscolare.
- Rilassamento muscolare e riduzione di crampi o spasmi muscolari.
- Vascolarizzazione locale.
È un valido aiuto per il trattamento antalgico, nel trattamento delle fibromialgie, nelle patologie che presentano frequenti recidive e nei dolori irradiati (cervico-brachialgie, lombo-sciatalgie, tunnel carpale…).
Lavorando in campo atermico é molto indicato per i trattamenti di distretti in fasi acute o a rischio di eccessi infiammatori (vedi trattamento acuto delle capsuliti).
Sfruttando le connessioni esistenti tra segmenti correlati del corpo, è possibile trattare l’arto controlaterale se il pz ha gesso, tutore o fasciature per stimolare il processo di guarigione.
Controindicazioni
- Pazienti con pacemaker cardiaco.
- Pazienti soggetti a convulsioni (per esempio, pazienti affetti da epilessia).
- Gravidanza