Manipolazione della fascia neuroconnettivale

La Manipolazione Neuroconnettivale, o della Fascia, nasce dagli studi e dalla pratica ventennale del Fisioterapista Luigi Stecco, il quale ha elaborato un valido approccio nel trattamento delle disfunzioni e dei dolori a carico dell'apparato locomotore.

Questa metodologia di lavoro parte dall’anatomia, dove si osserva come il tessuto connettivo denso fasciale rappresenti una struttura senza soluzione di continuità sia lungo l’asse longitudinale del tronco e degli arti, sia lungo l’asse orizzontale di tutti i distretti corporei. Inoltre questo tessuto ricopre e penetra ciascun livello muscolare, offrendo inserzione ad almeno un 30% delle fibre di tutto il corpo. Questo permette alla struttura fasciale di collegare fibre muscolari che appartengono a muscoli differenti, ma che agiscono funzionalmente insieme sia durante semplici azioni ma anche durante movimenti più complessi dei singoli arti e/o di tutto il corpo.

Manipolazione della fascia neuroconnettivale

Il tessuto connettivo fasciale è un utile riferimento del sistema nervoso centrale per la coordinazione percettiva e motoria periferica nei tre piani dello spazio.

Fattori interni o esterni, meccanici o chimici, sono in grado di incidere sulla normale omeostasi fasciale, stimolando le componenti del tessuto connettivo stesso (fibre, sostanza fondamentale e cellule) ad una reazione protettiva di ispessimento e sovrapposizione, questo comporta una strutturazione dei legami trasversi inter ed intrafasciali, legami che non possono essere riassorbiti. Ciò altera l'equilibrio della tensione miofasciale, procurando una sofferenza nel segmento articolare di cui fanno parte i muscoli che appartengono alla porzione di fascia interessata dall’alterazione.

Trattamento

Il trattamento consiste nel manipolare la porzione di tessuto connettivo fasciale in cui è si sono formate gli ispessimenti, generati dalla sovrapposizione di neocollagene.

Il Fisioterapista apprezza palpatoriamente una piccola porzione di tessuto molto denso, rigido, che spesso può essere più dolente rispetto al tessuto circostante. Con queste specifiche manipolazioni si restituisce immediatamente alla Fascia la giusta elasticità e scorrevolezza, è quindi possibile valutare subito alla fine della seduta stessa il risultato del trattamento.

Il trattamento prevede non più di 3 sedute a distanza di una settimana l'una dall'altra, per lasciare al tessuto connettivo il tempo di ristabilire la propria omeostasi.

Controindicazioni

astenia e stati febbrili.

 

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